L’autostima è la valutazione che ciascuno dà di se stesso, non è necessariamente corrisponde alla verità, ma ha degli effetti concreti sulla vita quotidiana influenzando aspettative e comportamenti.
Chi non si apprezza ha una scarsa fiducia in sé che inibisce la presa di decisione a causa del forte senso di incertezza che permane anche dopo una scelta.
L’autostima non è un riflesso preciso delle competenze delle persone, ma riguarda le convinzioni sul proprio sè che poi influiscono sull’ atteggiamento generale nei confronti della vita.
Chi ha un’alta autostima generalmente non prova forti timori nell’ intraprendere attività nuove e difficili, ma si dimostra ottimista e sicuro di poter attingere alle proprie risorse. Anche quando ripensa ai fallimenti precedenti, non si abbatte, ma cerca di trarne insegnamenti utili per la situazione attuale. Le situazioni difficili non sono barriere, bensì sfide stimolanti che generano energie e voglia di fare.
Per chi ha una bassa autostima la situazione è opposta. Ogni piccola prova genera ansie e paure che spingono alla fuga piuttosto che ad un maggiore impegno. Il dubbio circa le proprie capacità di riuscita permea la performance, diminuendo la spinta motivazionale. Questo stato di tensione favorisce un fallimento (causato dallo scarso impegno) che rinforza ulteriormente le convinzioni del soggetto creando un circolo vizioso.