Sin dall'antichità si è sempre saputo che sentimenti ed emozioni esercitassero un effetto sul corpo....
Il termine "psicosomatico" fa riferimento ad una visione olistica dell'uomo, che può essere studiato in modo complementare sia dal punto di vista psicologico che fisiologico.
I disturbi psicosomatici (o somatoformi) sono caratterizzati dalla presenza di sintomi fisici che suggeriscono l'esistenza di un disturbo organico (da qui somatoforme), i cui sintomi però in realtà non sono giustificati né da una condizione medica generale, né dagli effetti diretti di una sostanza e né da un altro disturbo mentale. Solitamente l'insorgere di tali meccanismi viene attribuita a stress, ad ansia, paura o ad un forte disagio, che attivano il sistema nervoso autonomo, il quale a sua volta risponde con reazioni vegetative che causano problemi fisici.
I disturbi di somatizzazione possono comportare la compromissione di più apparati; possono presentarsi, quindi:
disturbi dell'apparato gastrointestinale: quali nausea, meteorismo, vomito, diarrea, colite, ulcera, gastrite, intolleranza a cibi diversi;
disturbi dell'apparato cardiocircolatorio: quali aritmia, ipertensione, tachicardia;
disturbi dell'apparato urogenitale: quali dolori e/o irregolarità mestruali, disfunzioni dell'erezione e/o dell'eiaculazione, anorgasmia, enuresi;
disturbi dell'apparato muscolare: quali cefalea, crampi, torcicollo, mialgia, artrite;
disturbi della pelle:quali acne, psoriasi, dermatite, prurito, orticaria, secchezza cutanea e delle mucose, sudorazione eccessiva;
disturbi pseudo-neurologici: quali sintomi da conversione come alterazioni della coordinazione e/o dell'equilibrio, paralisi o ipostenie localizzate, difficoltà a deglutire, afonia, cecità, sordità, diplopia, amnesie;
disturbi del comportamento alimentare: quali anoressia, bulimia, alimentazione incontrollata
Il Disturbo somatoforme indifferenziato, caratterizzato da una o più lamentele fisiche( per esempio, stanchezza, perdita di appetito, problemi gastrointestinali o urinari), la cui durata è di almeno 6 mesi.
Il Disturbo di conversione,caratterizzato da uno o più sintomi o deficit riguardanti funzioni motorie volontarie o sensitive, che suggeriscono una condizione medica generale; si ritiene che qualche fattore psicologico sia associato col sintomo o col deficit, in quanto l'esordio o l'esacerbazione del sintomo o del deficit è preceduto da qualche conflitto o da un altro tipo di fattore stressante. Dal punto di vista psicoanalitico, il "Disturbo di conversione"(che viene considerato la più drammatica delle condizioni somatoformi) viene spiegato come rappresentazione simbolica di un conflitto inconscio; ad esempio, un conflitto relativo al vedere qualcosa potrebbe essere espresso attraverso la cecità, o ancora, un impulso sessuale o aggressivo proibito potrebbe essere espresso attraverso una paralisi fisica.
Il Disturbo algico, caratterizzato dalla presenza di dolore in uno o più distretti somatici ed è di intensità tale da giustificare l'attenzione clinica; si ritiene che qualche fattore psicologico abbia un ruolo importante nell'esordio, nella gravità, esacerbazione e mantenimento del dolore.
L' Ipocondria caratterizzata dalla preoccupazione di avere, o di poter avere, una malattia grave, basata sull'erronea ed indebita interpretazione dei sintomi somatici da parte del soggetto.
Il Disturbo da dimorfismo corporeo, caratterizzato dalla presenza di preoccupazione per un supposto difetto fisico: se è presente una piccola anomalia, l'importanza che la persona le dà è eccessiva.
Pseudociesi o gravidanza isterica, caratterizzato dalla falsa convinzione di essere incinta, associata a segni obiettivi di gravidanza, quali rigonfiamento addominale, flusso mestruale ridotto o amenorrea, sensazione soggettiva del movimento fetale, nausea, tensione e secrezione mammaria, doglie.