Le difficoltà scolastiche costituiscono una delle principali cause di abbandono degli studi e sempre di più in Italia il mondo della politica, della scuola e delle famiglie si sta sensibilizzando sulla natura e la portata del fenomeno.
Le difficoltà scolastiche nella scuola primaria possono insorgere per cause diverse, come conseguenza di evidenti ritardi cognitivi o danni neurologici o disturbi emotivi o svantaggio socio-ambientale. Molto spesso, però, in assenza di tali problematiche, bambini con difficoltà di apprendimento sono erroneamente classificati in famiglia ed a scuola come “svogliati”, “che non si impegnano”, “che potrebbero fare molto di più se soltanto lo volessero”. In molti di questi casi non c’è niente di più erroneo: spesso bambini di normale intelligenza realmente “non possono” fare di più, nonostante il loro impegno e le opportunità offerte dall’ambiente. Si tratta infatti di quelli che vengono definiti Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), riguardano soprattutto la capacità di leggere correttamente (Dislessia) e/o di scrivere senza errori (Disortografia) e a volte sono accompagnati anche da difficoltà nell’effettuare calcoli matematici (Discalculia).
Nel periodo prescolare questi bambini non manifestano nessuna problematica ed i loro disturbi si presentano nella scuola primaria in modo del tutto inatteso, trovando spesso impreparati ad affrontarli sia gli insegnanti sia i genitori. All'inizio della scuola dell’obbligo, inoltre, le loro difficoltà di apprendimento sono spesso sottovalutate, in quanto si tratta di bambini "intelligenti" e ci si aspetta un veloce recupero. Infine, durante il percorso scolastico, lo scarso rendimento di questi bambini è frequentemente attribuito a "svogliatezza" e "scarsa applicazione", perché in contrasto con le buone abilità che essi mostrano nelle altre aree. Il risultato è che il disturbo specifico di apprendimento viene spesso riconosciuto come tale molto tardi, a volte non prima delle scuola media, con conseguenze negative sul bambino sia nel rendimento scolastico, sia di tipo psicologico.