L’alimentazione infantile rappresenta è uno dei momenti più precoci di interazione madre-bambino, essenziale nell' accudimento del bambino; fonte di soddisfazione e rassicurazione per
i genitori, o di intensa preoccupazione se ci sono difficoltà in tale ambito.
La normale alimentazione dipende da un’adeguata interazione tra funzionamento fisiologico e relazioni interpersonali (soprattutto la relazione madre-bambino) durante i primi anni dello sviluppo.
Una disregolazione in una o entrambe le aree può portare a problematiche nel comportamento di nutrizione.
Purtroppo assistiamo a un preoccupante abbassarsi dell'età in cui compaiono comportamenti di utilizzo alterato o distorto del cibo e dell'atto di alimentarsi nella fascia 0-3 anni. Se invece guardiamo alla soglia media di insorgenza del disturbo alimentare, possiamo sicuramente affermare che negli ultimi dieci anni siamo passati dalla fascia 17-23 alla fascia 14-20 anni. Inoltre, da più parti si segnala l'aumento dei disturbi alimentari in fascia pre-puberale, fra gli 8 e i 13 anni».
Le origini di questi disturbi coinvolgono diversi fattori non si può parlare di un rapporto causa-effetto fra l'insorgere del disturbo alimentare e un evento specifico.
La complessità del sintomo alimentare (perché ricordiamo che i disturbi alimentari sono sempre il sintomo di qualcos'altro, non una malattia in sé) implica infatti la concomitanza di più fattori ai quali il bambino (o l'adolescente) è sensibile e sceglie di rispondere con il disturbo alimentare.
E’ importante tener presente la qualità dei rapporti affettivi che legano i membri di una famiglia.
I disturbi riscontrati ai soggetti di età inferiore a 14 anni:
• Anoressia Nervosa
• Bulimia Nervosa
• Disturbo emotivo di rifiuto del cibo
• Alimentazione selettiva
• Disfagia Funzionale
• Rifiuto Pervasivo
• Iperalimentazione compulsiva