I disturbi d’ansia nei bambini e negli adolescenti sono molto più diffusi di quanto si possa immaginare.
Un semplice stato di apprensione, non è certo un indice preoccupante, rappresenta un normale elemento di sviluppo emotivo del bambino; infatti le reazioni di allerta, paura sono adattive nell’ essere umano, consentono di affrontare le situazioni pericolose.
Tradizionalmente, la paura è stata differenziata dall’ ansia e dalle fobie in base all’ obiettività del pericolo. Quando si tratta di bambini, però, tale distinzione può risultare fuorviante. I bambini infatti a causa del loro sviluppo cognitivo ancora in divenire trovano spesso difficile differenziare il reale dall’ immaginario.
E’ dunque necessario osservare l’impatto che tale stato d’animo ha sull’ adattamento e sul comportamento del bambino. In sintesi, possiamo considerare patologica un’attivazione emozionale che risulti eccessiva per la frequenza con la quale si verifica, l’intensità con cui si manifesta e la sua durata nel tempo.
• Il bambino ogni mattina, prima di andare a scuola, mostra forti reazioni emotive e fisiologiche: piange, si dispera, vi implora di farlo rimanere a casa con voi, qualche volta vomita. Può escogitare qualsiasi tipo di strategia pur di evitare di essere condotto a scuola. Appare davvero inconsolabile.
• Il bambino non tollera di allontanarsi da voi in nessuna situazione. Rifiuta di rimanere a dormire da amici o parenti, rifiuta di andare in vacanza in colonia o in campeggio senza i genitori. Appare spesso preoccupato per le condizioni di salute delle figure di riferimento. Ha un costante bisogno di controllare le figure affettive. La sua principale paura è quella di rimanere solo, che i genitori possano sparire o non tornare più.
• Il bambino è riluttante a partecipare a giochi, feste o attività sportive se non conosce chi sarà presente. Quando si trova in compagnia di suoi coetanei tende a rimanere in disparte, ad isolarsi o ricerca l’appoggio di una figura adulta.
I PRINCIPALI DISTURBI D’ANSIA: