Sono psicologa, psicoterapeuta con orientamento Umanistico- Bioenergetico.
Ho conseguito il Master sulla Coppia " Quando la coppia non si accoppia" presso l' Associazione Psicologia Insieme.
Ho frequentando il Master sui Disturbi del Comportamento Alimentare "Quando il cibo diventa malattia" presso l' Associazione Psicologia Insieme.
Ho conseguito il Master in "Psicologia Scolastica" presso Ist. Psicologia Scolastica Firera & Liuzzo.
Abitazione alla professione di psicologa e iscritta alla sezione A dell’Albo professionale presso l’Ordine degli Psicologi della Regione Toscana, n. 6544.
Il tirocinio finalizzato alla formazione in psicologia- psicoterapia presso la struttura A.P. R., attualmente Fondazione MAIC e presso Ass. Genitori Comunità Incontro Pistoia.
Laurea Specialistica in Psicologia Clinica e della Salute conseguita presso la Facoltà di Psicologia dell’Università degli Studi di Firenze.
Laurea triennale in In Scienze e Tecniche di Psicologia Clinica e di Comunità conseguita presso la Facoltà di Psicologia dell' Università degli Studi di Firenze.
Ho acquistato esperienza in ambito clinico e scolastico.
Ho effettuato interventi psico-educativi a carattere ludico-espressivo in ambito scolastico e privato per minori, e interventi formativi e di sostegno per famiglie ed educatori.
Di seguito il mio curriculum vitae nel dettaglio
La Psicologia Umanistica discende dall’ umanesimo, un movimento che considera la persona come totalità psico-fisica e riporta al centro dell’indagine psicologica la sfera della soggettività e dell’ esperienza vissuta (Caprara, G.V., Gennaro, A., 1994). L’essere umano viene considerato come organismo bio-psico-sociale, promuovendone così una visione olistica, vengono attribuite infatti pari dignità e valore alle componenti biologiche, psicologiche e sociali dell’esperienza umana. La psicologia umanistica si sofferma non solo sull’ osservazione e studio dei comportamenti, ma sulla qualità delle relazioni tra gli individui, prendendone in considerazione i vissuti emotivi e cognitivi.
Nell’ approccio bioenergetico il corpo non viene visto come un contenitore vuoto ma come un “luogo” capace di esprimere l'identità dell'individuo.
Il più importante concetto è il grounding. Con questo termine si intende la capacità dell’individuo di “essere radicato e con i piedi per terra”, ed esprime la possibilità di sentire se stessi e rimanere in contatto con le proprie emozioni e la realtà che ci circonda.
La respirazione è un elemento fondamentale della terapia bioenergetica, dato che un blocco nella funzione respiratoria è il primo “sintomo” anche di un disagio emotivo. Attraverso
l’approfondimento della respirazione, è possibile arrivare ad analizzare le difficoltà emotive del paziente.
Si considera l’individuo come soggetto attivo e responsabile del proprio sviluppo e ritiene che ognuno abbia un grande potenziale di crescita e realizzazione. Il compito del terapeuta è di
mettere il paziente nelle condizioni ottimali per vivere una vita serena ed essere soddisfatto di sé e della propria vita.
Nella terapia ad orientamento umanistico-bioenergetico sono fondamentali i seguenti elementi: la consapevolezza del proprio sé corporeo e delle sensazioni del corpo, l’ascolto del corpo e il contatto con le proprie emozioni, la possibilità di esprimere in maniera consona ai contesti la propria emotività, la capacità di provare piacere e vivere in maniera “vibrante”.
Il terapeuta non si sostituisce mai al paziente, anzi lo stimola ad essere creativo e propositivo, aiutandolo a considerare i punti di vista diversi e le alternative possibili. La persona che intraprende un percorso di bioenergetica cambierà anche nel tempo le proprie abitudini e stili di vita: il suo maggior contatto con se stessa e l’ascolto attento dei messaggi del corpo la renderanno integrata e fluida. Dunque l’obiettivo centrale della terapia è imparare ad ascoltare, riconoscere, gratificare e soddisfare i propri bisogni, fino a raggiungere il bisogno più alto di autorealizzazione (Maslow).
La bioenergetica “è lo studio della personalità umana dal punto di vista dei processi energetici del corpo”(A. Lowen). Nel corso dello sviluppo il respiro subisce modificazioni a seguito di
frustrazioni, privazioni, inibizioni che nel corpo si presentano sotto forma di tensioni: ogni stress crea uno stato di tensione che persiste come atteggiamento corporeo anche dopo la scomparsa
della fonte di stress.
Ogni persona ha un proprio corpo ed esprime il suo modo di vivere nel mondo attraverso di esso. Quando si controllano le emozioni, si possono verificare dei blocchi a livello corporeo che non
permettono all’energia di fluire liberamente. Ad esempio Lowen ritiene che i blocchi nella gola e nelle mascelle impediscono di piangere o di gridare; ma impediscono anche di cantare o di
gridare di gioia; i blocchi nelle spalle e nelle braccia frenano non soltanto il nostro desiderio di aggredire e di colpire, ma anche il nostro desiderio di abbracciare; i blocchi nella vita
impediscono di piangere e gridare, e limitano il respirare e il sospirare. La contrattura dei muscoli delle gambe e dei piedi blocca la spinta alla ribellione, ma diminuisce anche la capacità di
stare in piedi e di essere indipendenti
In questo approccio si procede partendo sia dalla mente, sia dal corpo: i temi emergenti, infatti, vengono affrontati ed evocati utilizzando sia il canale che, partendo dal piano mentale ed affettivo conduce al coinvolgimento corporeo, sia il canale opposto, ovvero quello che partendo dalla respirazione, dal movimento e dall'espressione corporea.
Il terapeuta umanista-bioenergetico ha l’obiettivo di ristabilire il libero movimento dell'energia del corpo, uno stato di fluidità e di piacere intervenendo in modo mirato sui blocchi energetico/emozionali e le tensioni presenti nel paziente riscontrabili a tre livelli: a livello psichico, a livello emozionale e a livello corporeo.